Il vino del solitario
Lo sguardo singolare d'una donna galante
che sdrucciola verso di noi come il raggio bianco
cui la luna ondeggiante invia al lago tremulo,
quando essa vuol bagnarvi la sua bellezza languida;
l'ultimo sacco di scudi nelle dita d'un giuocatore;
un bacio libertino della magra Adelina;
i suoni di una musica snervante e carezzevole,
simile al grido lontano del dolore umano,
tutto ciò non vale, o bottiglia profonda,
i balsami penetranti che la tua pancia feconda
serba al cuore assetato del poeta pietoso;
tu gli versi la speranza, la giovinezza e la vita,
e l'orgoglio, questo tesoro di tutti i miserabili,
che ci rende trionfanti e simili agli Dei.
Charles Baudelaire
Si parlerà di vini, di versi e si parlerà di pratiche contadine quotidiane e future, di potatura secca e verde, di vendemmia e pigiatura, di colore e consistenza, di muffe, acidità e tannini. Si parlerà della pratica poesia giornaliera che genera il vino, bevanda dai "balsami penetranti".